La partitocrazia italiana sta spingendo sempre più verso una compressione dei valori della
Costituzione Repubblicana (di fatto dagli ultimi governi considerata carta straccia) per riuscire ad approdare ad un sistema di gestione sempre più autoritario e tecnocratico del potere politico-economico, che non tiene in nessuna considerazione gli interessi della collettività.
Con l’ingiustificata proroga dello stato di emergenza che il presidente del consiglio Conte vorrebbe al 31 dicembre 2020 e la conseguente possibilità fino ad allora di emettere DPCM privi di alcun controllo da parte del Parlamento, di fatto ed in furbesco silenzio, Conte si attribuisce quei pieni poteri che già avrebbe voluto avere Salvini, che perlomeno aveva avuto la decenza di chiederli agli Italiani.
E sorge dunque spontanea la domanda: dietro il fantoccio Conte, chi c’è a dirigere il traffico?!?
Marcello Mariella
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